Perché scrivere la mia storia? Perché ho paura! Paura di dimenticare quel periodo tra il 2015 e il 2016, dove con la malattia ero caduta in fondo ad un tunnel senza fine.
Avevo capito nel mio girovagare tra un ospedale e l’altro, che nessuno sapeva qual era la patologia che mi aveva colpito. Morivo dentro non solo per la malattia, ma per l’impotenza che vedevo negli occhi dei medici. Che mi uccideva più del male! Scrivo perché ho paura che la vecchiaia, il tempo che corre prima o poi mi farà scordare quei giorni. Quel tempo in cui ogni mattina mi alzavo e provavo a toccare l’acqua, per capire se la pelle si metteva a bruciare sotto lo scroscio del rubinetto.
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