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Giovedì 9 maggio alcuni ospiti illustri del Cracking Cancer Forum di Firenze sono stati portati alla Fortezza da Basso dal taxi festoso di Zia Caterina che poi ha sostato per tutta la giornata davanti all’ingresso.
Zia Caterina è un personaggio noto ai fiorentini, con il suo taxi colorato e il suo abbigliamento brioso e assai stravagante! Ma Zia Caterina è soprattutto un riferimento per quelle famiglie di bambini che si imbattono in diagnosi che nessuno mai vorrebbe sentirsi dire: tumore.
E quegli occhiali a cuore, quei campanellini sonanti, quel mantello-togli-paure, quel sorriso pieno d’amore sono per loro: per questi piccoli (grandi) super eroi che Zia Caterina accompagna con il suo taxi pieno di pupazzi e di sorprese gioiose, per andare all’ospedalino Meyer o per visitare la nostra splendida città. Sono momenti un po’ pazzi per far tornare un sorriso a grandi e piccini, per far sentire calore, accoglienza, supporto.
La lotta al cancro è fatta anche di questo: di empatia, di vicinanza, di sorrisi, di una spalla su cui piangere o di un taxi colorato in cui rifugiarsi per continuare a sperare, di una corsa gratis perché anche quello aiuta.
Gli organizzatori del Cracking Cancer Forum lo sanno e hanno voluto ringraziare Zia Caterina con una donazione alla sua associazione Taxi Milano 25
“Voi oggi avete il cancro!”: queste le parole che Zia Caterina ha detto ai ragazzi che stavano partecipando ad Hack Crack (metti link all’articolo?!), la competizione tra studenti di comunicazione e di arti creative chiamati a proporre un’idea per comunicare il cancro. È stata diretta, ha parlato dei bambini che cerca di rallegrare in situazioni in cui c’è poco da sorridere, delle loro famiglie, cui offre ascolto, sorrisi e tempo sul suo taxi, ha parlato dei suoi super eroi… è arrivata ai cuori.
Così come ha fatto anche affacciandosi ai tavoli di lavoro tra associazioni dei malati, professionisti della sanità e istituzioni locali e sanitarie toscane di “Cosa possiamo fare insieme?”, in cui ha spronato i presenti ad agire subito! Ad alzarsi dalle sedie che ci vedono tutti comodamente seduti per trovare soluzioni, offrire cure, servizi, aiuti di qualunque tipo sia nelle nostre possibilità a chi ha bisogno adesso, a chi sta soffrendo, perché il suo tempo è prezioso.
Tessa Ercoli (Blogger di Misentofortunata)
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