“La tensione è palpabile, i medici sono bravissimi e gentili. Però senti che hanno il timore del contagio. Perché se qualcuno di loro va in quarantena, saltano tutti i nostri protocolli. E sarebbe una catastrofe per noi malati di tumore”. A parlare è Giorgia Butera, una sociologa palermitana, attivista dei diritti umani e Presidente di Mete onlus, che dallo scorso anno combatte contro un tumore. In questi giorni deve recarsi ogni giorno in ospedale per chemio e radio.
“Oggi sono stata in ospedale dalle 8 alle 15.30 – racconta Giorgia all’Adnkronos – Non accede più nessuno se non i pazienti in cura. Un crescendo di richiami, disposizioni urgenti. Hanno mandato via chiunque fosse in visita. Hanno praticamente sospeso le visite”. Tutti indossano, ovviamente, la mascherina….Leggi l’intero articolo su AdnKronos>
2^ EDIZIONE DI CRACKING CANCER FORUM, NAPOLI SETTEMBRE 2020