Cracking Cancer Forum, Fiaso al think tank su innovazione tecnologica, digitale ed equità
Si è discusso di innovazione tecnologica e delle opportunità offerte dal digitale nel corso del think tank “Ecosistema salute: l’avanguardia nel cambiamento dell’assistenza sanitaria per trasformare il digital health in valore per i pazienti”, che si è tenuto ieri a Padova nell’ambito del Cracking Cancer Forum. All’evento hanno preso parte esperti del mondo accademico, della ricerca e del management delle Aziende sanitarie, per dar vita a un confronto su innovazione, equità d’accesso e omogeneità delle cure, senza mai dimenticare che qualsiasi azione deve tener sempre conto della centralità del paziente. In rappresentanza della Federazione è intervenuta Francesca Tosolini, Coordinatrice Fiaso Friuli Venezia Giulia e direttrice dell’Irccs Cro Aviano.
“Nel corso della pandemia le Aziende sanitarie hanno dimostrato di saper fare innovazione, che ha consentito di rafforzare la capacità del Ssn di rispondere ai bisogni dei cittadini – dichiara Francesca Tosolini, Coordinatrice Fiaso Friuli Venezia Giulia e Direttrice dell’Irccs Cro Aviano -. L’emergenza ha consentito un avanzamento significativo dell’innovazione tecnologica, a partire dall’introduzione di progetti riguardanti la telemedicina e la teleassistenza, dalla realizzazione di una maggiore integrazione fra ospedale e territorio, che ha fatto sì che le aree no-Covid dell’ospedale, come quella oncologica, raggiungessero i pazienti al proprio domicilio. Oggi è più che mai necessario che l’innovazione prodotta nella fase più acuta dell’emergenza e le soluzioni messe a punto continuino a garantire un valore aggiunto in termini della qualità della presa in carico, e in questo contesto il modello dell’oncologia può essere preso a esempio per la ripresa post-pandemica, poiché coniuga prevenzione, cura e riabilitazione, ospedale e territorio, tecnologia e innovazione”.
“La sfida per il rinnovamento del Ssn non può che passare dallo sviluppo della digitalizzazione, che deve riguardare non solo l’informatizzazione dei processi, ma il generale ripensamento dei servizi sanitari – dichiara Giovanni Migliore, Presidente di Fiaso -. Occorre puntare sull’innovazione tecnologica e sulla possibilità di sviluppare un tessuto connettivo infrastrutturale, investire sul territorio attraverso la telemedicina e il potenziamento delle cure domiciliari, ma anche sulla formazione e sulle risorse umane, sull’aggiornamento e sul rinnovamento delle competenze professionali. È inoltre indispensabile valorizzare lo sviluppo delle comunità professionali e la condivisione delle competenze, così che diventino patrimonio comune e rafforzino la capacità di intervento delle Aziende, con l’obiettivo di riportare al centro la salute del cittadino e il miglioramento della qualità dei servizi che quotidianamente ci impegniamo a garantire”.
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