Lo studio BioItaLEE contribuisce a migliorare la conoscenza della biologia del tumore al seno
Origgio, 03 giugno 2022 — La ricerca italiana è all’avanguardia nella lotta al tumore della mammella. Uno studio condotto interamente nel nostro Paese (BioItaLEE), presentato il 6 giugno al Congresso della Società Americana di Oncologia Clinica (American Society of Clinical Oncology, ASCO) in corso a Chicago (Abstract #1012), illustra i dati della combinazione di due biomarcatori che potrebbero fornire informazioni prognostiche e predittive nelle pazienti con tumore della mammella avanzato o metastatico positivo per i recettori ormonali e negativo per il recettore 2 del fattore umano di crescita epidermica (HR+/HER2-). Nello studio BioItaLEE le pazienti sono state trattate in prima linea con ribociclib, inibitore di CDK4/6, in combinazione con letrozolo (terapia ormonale). L’obiettivo è studiare biomarcatori che possano, dopo solo 15 giorni, aiutarci a comprendere l’andamento delle cure. I biomarcatori sono caratteristiche del tumore che ci consentono di identificare i pazienti responsivi o meno a un determinato trattamento. In questo modo migliorano sia la comprensione della malattia metastatica sia le possibilità di sopravvivenza a lungo termine. Lo studio ha coinvolto 287 pazienti di 47 centri italiani.
“Questo lavoro, tutto italiano, sta riscuotendo un grandissimo interesse a livello internazionale – spiega Saverio Cinieri, Presidente Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) -. Definisce un modello di ricerca, che si colloca all’interno dell’oncologia di precisione e apre importanti prospettive per cronicizzare la malattia metastatica. Rappresenta inoltre un segnale di vitalità della ricerca del nostro Paese, che dimostra di saper coinvolgere moltissimi centri in sperimentazioni complesse. Le evidenze ottenute necessitano di ulteriori conferme per poter essere applicate nella pratica clinica quotidiana, ma segnano un punto di partenza importante per l’avvio di ulteriori ricerche”.
Nel 2020, in Italia, sono stati stimati circa 55mila nuovi casi di carcinoma mammario. Più di 37.000 donne vivono con la diagnosi di malattia metastatica, che in circa il 70% dei casi esprime i recettori ormonali.